Myanmar 2017 – Il viaggio di Annalisa, Michele, Paola, Giulia, Franco e Alessia

Ecco a Voi una serie di foto relative all’esperienza dei nostri Soci in Myanmar durante il mese di Agosto 2017.

Dopo aver concluso  il progetto associativo con la consegna di animali da riproduzione alle 14 famiglie della Parrocchia dei Servi di Maria di Thongwa, (l’unica in quel Paese) e dopo aver incontrato i ragazzi  del “Centro di formazione” e l’orfanatrofio di Suor Salette, abbiamo avuto a nostra disposizione del tempo sufficiente  per “dare un’occhiata” anche alla realtà birmana.

Il 90% circa della  popolazione del Myanmar è  di religione buddista.

Solo il 4% professa la religione cristiana e un altro 4% quella mussulmana: i Rohingya, mussulmani che vivono ai confini con il Bangladesh, sono da tempo oggetto di una dura repressione da parte delle autorità del Paese, compresa anche, difficile a immaginarlo, un’”ala” del clero buddista stesso.

Templi e pagode sono onnipresenti in ogni angolo del Paese. Alcune sono davvero maestose, come la Shwegadon Paya di Yangoon, ma questi edifici, piccoli, grandi e di medie dimensioni,  con dovizia di statue  di Budda, pacioso, sereno, imperturbabile e dormiente sono presenti  in ogni centro abitato, villaggio o città che sia.

Numerosa è ovunque  la presenza dei monaci,  che si vedono frequentemente per le strade: con la loro tunica rosso vermiglio, a piedi scalzi, muniti dell’inseparabile ciotola, vanno a  mendicare  il cibo tra la gente: chissà se al nostro clero toccasse la stessa sorte! 

Abbiamo avuto anche  l’occasione di visitare qualche convento e constatato che non c’è affatto  la mancanza di vocazioni religiose che affligge invece il nostro Occidente secolarizzato. Tra i tanti monaci sono compresi anche  bimbi al di sotto  dei dieci anni.

A circa 500 di Yangoon, viaggiando sull’autostrada che porta a Mandalay, “spina dorsale” del Paese , ma praticamente priva di traffico, i nostri sei Soci sono arrivati al famoso sito di Bagan, una grande piana con circa3.000 templi risalenti dall’undicesimo al tredicesimo secolo. C’è ovviamente molto turismo internazionale, ma nonostante ciò l’ambiente nel suo complesso è davvero ricco di forti suggestioni. Suggestioni che, salendo sopra questi templi o girandovi attorno in bicicletta, ci hanno dato forti emozioni.

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